“La cultura di ogni grande scrittore è medioevale”: il sistema allegorico dantesco in Petrolio di Pier Paolo Pasolini
DOI:
https://doi.org/10.58221/mosp.v117i2.14473Keywords:
Pasolini, Dante, Auerbach, allegoria, medioevo, Petrolio, CommediaAbstract
Il contributo intende investigare le strutture narrative adottate da Pier Paolo Pasolini all’interno del suo ultimo romanzo: Petrolio (1992). Analizzando l’uso pasoliniano dell’allegoria e della visione nell’opera, se ne vuole evidenziare il carattere medievale e, in particolar modo, la forte influenza del modello dantesco. L’analisi di diverse “spie” contenute nel romanzo e nei fogli preparatori, come il doppio rimando all’allegoria storico-politica degli ultimi canti del Purgatorio, porterà infatti alla luce la paternità dantesca del sistema allegorico di Petrolio. Si mostrerà, tuttavia, come non si tratti più dell’allegoria figurale di ascendenza auerbachiana che aveva interessato Pasolini negli anni precedenti, bensì di un ritorno all’allegoria vera e propria, ovvero una narrazione favolosa che cela “una veritade” (Dante, Convivio II, I. 4). Infine, un’analisi ravvicinata delle principali allegorie del romanzo svelerà che tali episodi allegorici rimandano inequivocabilmente a personaggi e ambientazioni proprie della Commedia. In questo modo, si potrà concludere che non solo Pasolini si ispira a Dante per costruire il sistema allegorico di Petrolio, ma che lo stesso apparato figurativo delle singole allegorie pasoliniane è costruito sulla falsariga di episodi danteschi.
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